Salve a tutti, questo è il mio primo post; per questo motivo vorrei tanto fare bella figura scrivendo delle mie super fantasmagoriche avventure sulle strade di mezza Europa (in pieno stile Ghost Rider), ma di recente ho sentito dire che i motociclisti in quanto a ca**ate siano secondi solo ai pescatori, credo quindi che sarà meglio raccontare solo poche cose...vere!
Oggi ho 34 anni e guido una Gsx-R 1000 K3 stradale, per 4 anni ho avuto una R6 solo pista, prima di lei una Gsx-R 750 SRAD solo pista, venivo da 5/6 anni di VFR 750 ( ne ho avute 2, monobraccio ma anche primo tipo doppio scarico e forcellone tradizionale bi-braccio), e sono partito a 16 anni con l' NSR 125 carenata.
Amo la moto per quella strana alchimia meccanico-ciclistica che le consente mirabolanti acrobazie con qualcuno sopra ma che da sola non si tiene neanche in piedi (io di meccanica non sono appassionato e non capisco niente ma 2 ruote senza cavalletto o senza pilota sono davvero inutili), ma ancora di più la amo per la capacità assolutamente
originale che ha di trasmettere emozioni, divertimento e senso di libertà (a 25 anni avrei scritto adrenalina, ma ora con un figlio piccolo e una moglie che amo molto ci tengo a tornare sempre a casa intero).
Detto questo, visto che sono ancora in fase presentativa tanto vale essere chiaro fino in fondo, almeno così mi considererete da subito un puntiglioso rompi cogli*ni (che non sono).
Oggi giro per strada solo per motivi economici e per mancanza di tempo libero (lavoro e casa nuova hanno il loro peso) e non perchè io sia un pentito della pista, o perchè in me sia riaffiorato l'istinto di rivalità suicida che tanvolta alberga nei motociclisti specie quando scelgono per il loro giretto domenicale stradine lente, panoramiche e dall'alto contenuto storico come ...la Valnerina, la superstrada verso Colfiorito, l'Ascoli Mare o la Salaria S.S. 4 verso Roma!
Sono ancora assolutamente convinto che se è vero che per il calcetto ci vuole il campo e non il parcheggio del supermercato che andava bene da piccoli ma poi aumentano le prestazioni e dovrebbe calare l'attitudine ad assumersi rische inutili, al tempo stesso è vero che per una sana sgroppata in moto dove alla fine della giornata sei stato tu a non averne avuto abbastanza da dare alla moto e non la strada a non averti permesso di importi sugli altri, beh... ci vuole il circuito!
Poi se volete discutiamo pure sul fatto che di circuiti ce ne sono pochi, che costano molto, che le trasferte sono dispendiose economicamente e laboriose da organizzare, quello che volete, ma non cadiamo nel luogo comune secondo il quale non è colpa nostra e quindi ci autorizziamo a correre dove ci pare.
E' vero che l'opinione pubblica ci giudica tutti una manica di scapestrati a prescindere, ma, se quando a cadere è un 80enne col Ciao davanti alla farmacia i giornali scrivono comunque, CENTAURO TRAVOLGE PASSANTI SUL MARCIAPIEDE, beh beh forse un po' ci colpa ce l'abbiamo tutti.
Forse, una race-replica andrebbe usata da un'altra parte (purtroppo come la mia).
Concludo scrivendo che non ostante lo scritto sono un motociclista romantico, salutavo col lampeggio già a 16 anni, conservo ancora tutte le poesie di Carlo Talamo e dal trial alla Parigi-Lione-Dakar vorrei provare tutte le esperienze motociclistiche.
Probabilmente seguirò poco il forum ma le mail le controlla sempre la mia segretaria (moglie) intanto saluto, specialmente Samuele che conosco in verticale e che è il motivo per il quale mi sono iscritto oltre alla possibilità di indossare una bella felpa (a proposito: grigia con il blu, il verde o il rosso?? casual e per nulla scontata allo stesso tempo).
Buon ponte della Liberazione a tutti, ciao.